Gerda Taro       ... Robert Capa ...

    Gerda, vedendolo girare per l’aia sterrata di una casa contadina, al collo la macchina fotografica e in spalla la cinepresa, appagato, felice, gonfio fin sotto l’orlo del pesante dolcevita, gli aveva detto «guardami!» e ottenuto in risposta la sua espressione più da canaglia.
    Ma lei non era soddisfatta di quello scatto.

Foto di Gerda Taro

    La pagina con il ritratto che consacra the Greatest World Photographer in the World è una vetta mai raggiunta da un fotografo…
    Quella fotografia l’ ha scattata Gerda. Sul fronte di Segovia, vicino al passo di Navacerrada, lei con la Leica, lui con la Eyemo fornita da Time-Life…

Foto di Gerda Taro (Picture Post, 3/12/1938)

...un giorno di settembre del ’ 34 l’aveva abbordata un tale così mal combinato da avergli pagato il caffè per bontà d’animo …
    «Il fatto è che Friedmann fanfaroneggiava con l’estro che Capa continua ad alimentare»

Endre Ernö Friedmann (Robert Capa) nel 1934
    Sì, Capa sembrava proprio uguale a quella gente, scuro e stazzonato com’era venuto fuori dalla sua culla levantina: un traffichino abile, un simpatico spaccone, un casanova da strapazzo. No, non veramente un casanova, ma con la fregola di fare colpo sulle ragazze e una faccia tosta che lo aiutava.
    Benissimo. Libero tu libera io liberi tutti. Però appena lei si filava liberamente qualcun altro, allora dava di matto…

Gerda Taro, a differenza di Robert Capa che di lei ha scattato centinaia di foto, di lui ha scattato pochissime foto, forse solo due.