Gerda Taro       ... la persona ...

gli scritti che appaiono sulle foto sono tratti da:
"La ragazza con la Leica", di Helena Janeczek
Premio Strega 2018

Gerda reggeva la fotocamera nel palmo, la guardava con la gioia delicata rivolta a un gattino ancora strabico.
« Capite anche voi quanto la mia Leica sia utile alla causa, vero? »
aveva concluso con un sorriso disarmato.

Parigi. Foto di anonimo

E poi, la signorina Pohorylle, cittadina polacca nata a Stoccarda, possedeva le virtù marziali che Hitler pretendeva dalla gioventù tedesca:
agile come un levriero, tenace come il pellame, e qualche volta dura come l’acciaio.
Ma la tenacia e la durezza di Gerda erano modellate in tutt’altra pasta: non guerriera. Non mortuaria.
Vivere a tutti i costi, ma non a ogni prezzo.

Parigi. Foto di Fred Stein (International Center of Photography)

… che Fred fosse così incantato dalla bravura con cui Gerda batteva la macchina da averla fotografata in quella posa:
le dita morbide sulla tastiera, il volto cangiante tra sorrisi, smorfie, risolutezza, concentrazione, sfida, soffi di fumo allusivi di un dialogo collaudato tra la macchina da scrivere e la macchina fotografica.

Parigi. Foto di Fred Stein