Gerda Taro ... la persona ...
Lei era infaticabile, dopo un mese sembrava nata parigina.
C’era il giorno in cui poteva andare a ritirare i soldi
che aveva guadagnato con i suoi piccoli lavori, ma bisognava
scarpinare fino all’Opéra …
Poi s’era messa d’impegno per prendere il baccalauréat da privatista …
Foto di Fred Stein
… Gerda sta comprando dei mughetti, come si usa in Francia il Primo Maggio.
Quasi certamente stava andando in place de la Bastille insieme a Capa.
Ma ai tedeschi si può propinare un’altra storia.
Si dirà che stava scegliendo il bouquet di nozze con sua madre
che, in realtà, è la fioraia.
In quel ritratto Gerda è vestita alla buona, da ragazza del popolo,
come si è abituata a fare in Spagna. Però ha sempre quello stile nell’abbinare
sciarpa e berretto, quel sorriso luminoso…
Foto di Robert Capa
Insomma, Gerda giocava, per così dire, a «ripulire lo zingaro balcanico»,
André si prestava a quel gioco e i copains e camarades
assistevano a uno spettacolo d’impianto surrealista mascherato da costumi borghesi.
I caffè di Saint-Michel e Montparnasse diventavano teatri per la recita.
Parigi,1935. Foto di Fred Stein